domenica 12 luglio 2015

Un cantiere che incanta!

Mercoledì. Metà viaggio.
Il pomeriggio di questo giorno è stato degno della magnifica esperienza che stiamo vivendo! Prima di tutto abbiamo dedicato alcune ore a raccontarci quello che è stato fino ad ora questo viaggio per ciascuno di noi. L’aspetto più bello è stato ritrovarci tutti felici allo stesso modo dell’unione profonda che si è creata all’interno del nostro gruppo, sia tra noi veronesi che con i 3 compagni di viaggio che abbiamo trovati qui: Abouna Paolo, Matheus e Mauricio, i due seminaristi che fin dal primo giorno condividono con noi molte emozioni e momenti vissuti qui a Zababdeh.
Verso le 16 con i guitarlele in spalla abbiamo varcato il cancello della dimora delle Suore di Madre Teresa, a Nablus. Armati di coraggio e allegria abbiamo in-cantato e suonato melodie cercando di dare alle persone ospitate nella casa un po’ di felicità! Sentendo la musica chi poteva si è alzato per ballare, le altre invece seguivano i canti con sorrisi meravigliosi sul volto. Per noi è stato molto divertente, e ci ha permesso di metterci in gioco aiutando persone con grandi difficoltà fisiche e psicologiche.

Giovedì il cantiere si è trasferito a Gerusalemme, per una giornata di vera immersione nella fede, nella meditazione, nella bellezza della Città Santa!
Il gruppo era al completo, tutti noi cantieristi e i nostri tre fidati compagni di viaggio.
Prima tappa a Gerusalemme... IL SANTO SEPOLCRO! Abbiamo trascorso qui la mattinata, arricchita da spiegazioni storico-culturali, ma soprattutto da momenti di riflessione spirituale e preghiera personale.
Nelle ore centrali della giornata abbiamo potuto godere della grandiosità di questa città. Abbiamo infatti pranzato e trascorso alcune ore per le vie, tra i più svariati SAPORI, COLORI e ODORI. 


I Cantieristi che si gustano un tipico succo di Rimon (= melograno) 

I 5 sensi erano stimolati in ogni modo, soprattutto grazie alle evidenti diversità dello scenario culturale e religioso che regala questa città. In pochi metri puoi incontrare una musulmana col capo velato e un tipico ebreo con boccoli e cappello, e puoi al tempo stesso sentire il suono festoso delle campane.
Il pomeriggio l’abbiamo vissuto in due luoghi molto importanti per la città e per gli ebrei e cristiani di tutto il mondo.
Il primo è il Muro del Pianto, una grande, bianca e luminosa parete, che è ciò che oggi resta del primo tempio costruito a Gerusalemme. Davanti al Muro abbiamo potuto assistere alle tipiche preghiere degli ebrei, che essi vivono con un grande coinvolgimento di tutto il corpo, con movimenti del capo e balli. È un luogo importante per loro non solo a livello religioso, ma anche dal punto di vista sociale, dal momento che è proprio qui che i ragazzi recitano il loro giuramento all’inizio del servizio militare, appuntamento a cui abbiamo potuto assistere noi stessi.


Il Muro del Pianto

Il secondo momento, a conclusione della nostra giornata, l’abbiamo vissuto al Cenacolo. Esso è il luogo dell’Ultima Cena, e al tempo stesso il punto di partenza del cammino di evangelizzazione del mondo iniziato con gli apostoli dopo la Pentecoste, più di 2000 anni fa.

Vivere questo giorno a Gerusalemme ci ha confermato che indipendentemente dalla cultura e dalla religione questo luogo lascia sempre qualcosa da portare a casa.

State connessi con noi, le emozioni da raccontarvi sono ancora tante!

Baci!!!


I vostri cantieristi pellegrini


Messaggi di pace sui muri di Gerusalemme

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